Riceviamo e pubblichiamo
Nessuna precisazione o chiarimento, peraltro, circa QUANDO verrebbe pubblicata, sull’Albo Pretorio della Regione Marche, la Delibera di Giunta Regionale sulla stabilizzazione “COVID”, il cui testo, comunque deludente nel merito (e vedremo perché a seguire) sarebbe quello presentato al medesimo Tavolo.
Ciò a testimonianza di una palese discontinuità rispetto ai precedenti processi di stabilizzazione, quelli “Madia”, attuati dalla Regione Marche, dove l’importanza superiore di emettere una Delibera specifica, in qualità di Linea Guida, consisteva giustappunto nel fatto che veniva fornita, a tutti gli Enti del Servizio Sanitario Regionale Marche, formale e sostanziale autorizzazione a prorogare, ogni volta, ogni precario presentante lo specifico requisito alla stabilizzazione, in occasione cioè della scadenza del singolo Contratto a tempo determinato, proroga concessa oltre il limite consentito dalle norme contrattuali, ammessa, nel qual caso, nelle more del completamento del processo di stabilizzazione entro il termine imposto dalla Legge.
Invece, in questo caso, per restare ai circa 120 precari dell’Area Vasta 2 con i requisiti “COVID”, di cui 90 Infermieri e 30 Operatori Socio Sanitari (da nostre stime, perché la Regione, come detto, non ha fornito Dati), nessuna rassicurazione e certezza è stata fornita, da parte della Regione al Tavolo a proposito del fatto che essi, i precari aventi i requisiti della stabilizzazione “COVID”, alla scadenza dei personali Contratti a tempo determinato in data 31.12.2022, saranno prorogati, anche SE venisse pubblicata (QUANDO ?) la Delibera di Giunta Regionale Marche in questione!
Governo, non essendo abituati a stare con le mani in mano.
Altamente offensivo colpire in tal modo, su tutto il fronte, un settore nefralgico come la Sanità Pubblica, negando la stabilizzazione a livello regionale e la chiusura del Contratto a livello nazionale, in un momento in cui andrebbe riconosciuto il premio a chi ha lavorato durante il COVID e le cui famiglie, OGGI, sentono il grossissimo peso del caro vita.